Cofidis, Elia Viviani: “Sono al 60-70% delle mie capacità. Voglio tornare a vincere, poi sceglieremo se fare il Tour”
Elia Viviani non è nel momento migliore della sua carriera, almeno in termini di risultati. Il veneto non ha ottenuto successi nel 2020, suo primo anno con la Cofidis, nonostante una squadra spesso costruita sostanzialmente intorno a lui. Le difficoltà con il treno a sua disposizione e una forma mai completa hanno impedito all’oro a Rio 2016 su pista di rendere al meglio delle proprie possibilità: l’intenzione del velocista è di invertire questo trend già nel 2021 per arricchire ulteriormente il suo palmarès, il quale vanta già 78 successi da professionista. Il nuovo anno è iniziato con alcuni problemi cardiaci che ne hanno fermato la preparazione, senza tuttavia fermare i buoni propositi e la voglia di rivalsa dello sprinter.
Il 32enne ha spiegato la propria condizione in un’intervista a RTVE: “Non sto molto bene fisicamente. Mi sono preparato molto bene durante l’inverno e mi sono fermato per poco più di due settimane prima di iniziare a competere per l’UAE Tour, ma non nelle migliori condizioni. Per me è importante essere qui, ma non devo essere stressato per i risultati perché un intervento al cuore non è uno scherzo. Dobbiamo andare un passo alla volta. Sono al 60 o 70% delle mie capacità in questo momento, non sono totalmente pronto a competere“.
Viviani si è dichiarato determinato a migliorare rispetto al passato: “Conosciamo gli errori commessi l’anno scorso, non sono mai stato al top. Per quest’anno ho buone aspettative, ho solo bisogno di credere in me stesso e nella squadra. Il mio obiettivo sarà vincere gare. Non qualcosa di specifico, ma vincere. Ogni giorno in cui posso voglio vincere, tornare al mio status normale di ottenere molti successi. Penso di avere ancora tempo per i grandi obiettivi, se continuo a correre è perché credo che fisicamente e mentalmente possano essere gli anni migliori della mia carriera. Se dovessi scegliere una vittoria vorrei la Milano-Sanremo“.
Infine il velocista ha rivelato le sue riflessioni sul programma, che è conosciuto per la prima parte della stagione ma non per i Grand Tour: “Dopo il GP Francoforte, potrei andare al Giro d’Italia e dobbiamo decidere sulla partecipazione al Tour de France. Guillaume Martin è un ottimo leader per la classifica generale di un Grand Tour. Ma se dovessi riprendere la mia condizione normale, correrei il Tour. La Vuelta invece è molto tardi nella stagione, bisogna vedere come andrò. Se non dovessi fare il Tour allora probabilmente andrei a Giro e Vuelta, ma se in caso contrario difficilmente andrei in Spagna, dato che ci sono anche le Olimpiadi. Vedremo”.
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